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TIRSI, OVVERO LA CANTATA
Idillio I
Tirsi, pecorajo, e Caprajo.
tirsi
Caprar, quel pino colà presso i fonti
Dolce síbilo tempra, e la sampogna
Tu dolce suoni. Appresso Pan tu avrai
Il maggior premio. Sę un cornuto capro
Egli otterrà in mercede, e tu una capra;
S’ei torrassi la capra, una capretta
Novella a te verrà. Squisita carne
E quella di capretta ancor non munta.
caprajo
Ben è più dolce, o pecorar, tuo canto
Di quell’acqua sonora, che già spilla
Dall’alto masso. Se un’agnella in dono
Avran le Muse, e tu un agnel di latte;
Se a quelle piacerà torsi l’agnello,
Tu poi l’agnella in ricompensa avrai.
tirsi
Vuoi tu, Capraro, per le Ninfe il chieggio,
Vuoi qui, sedendo sul pendio del colle,
Fistoleggiare in mezzo a’ tamarisci?
Ed io frattanto pascerò le capre.
caprajo
No, pecoraro, in sul meriggio a noi
Fistoleggiar non lice. Abbiam paura
Di Pan, che su quest’ora si riposa
Stanco da caccia. Egli è rubesto, e sempre