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teucci venne affidata una missione straordinaria presso l’imperatore dei Francesi, missione che mirava a convincere Napoleone III della realtà delle aspirazioni fusioniste della Toscana, missione che il Matteucci adempiè con tutto lo zelo e l’abilità desiderabili. Non è da tacersi che il chiaro professore giovava nel tempo stesso all’Italia dettando sensatissimi articoli politici che vedevano la luce nel Journal des Débats.

Creato senatore del regno nel 1859, dal momento in cui egli siede in questo augusto consesso, si può dire che non abbia mai cessato di farvi parte d’importanti commissioni, delle quali lo si sceglie ben sovente a relatore. — Nè dobbiamo certo passare sotto silenzio che si fu al prof. Matteucci che il Senato accordò l’insigne onore di riferire intorno al progetto di legge che proclamava Vittorio Emanuele II e i suoi discendenti a re d’Italia.

In questi ultimi tempi il governo ha nominato il cav. Matteucci ispettore generale dei telegrafi elettrici del regno; e lo ha insignito del collare di commendatore dell’ordine Mauriziano.





Egli è nato in Monteleone di Calabria ultra seconda dal marchese Francesco, e dalla marchesa Michelina Amato, il 12 dicembre del 1820.

Percorsi gli studî elementari e universitarî nella città nativa, si rimase in essa vivendo vita integra e privata.

Il Governo del re italiano chiamò il marchese Gagliardi con real decreto 20 gennajo 1861 alla dignità di senatore del regno.





È nato il 31 agosto del 1824 in Pescia dal cavalier Giovanni, già auditore di governo in Livorno e presi-