Pagina:Calani - Il Parlamento del Regno d'Italia, vol 3.pdf/88


— 938 —

Ci è impossibile di condannare questo entusiasmo, il quale ha un origine troppo pura e generosa per non dover essere rispettato. — In quanto a noi, se dobbiamo credere che Nizza sia ormai irrevocabilmente perduta per l’Italia, non possiamo d’altronde non rallegrarci di aver conservato all’Italia un ottimo e caldo cittadino qual si è il conte Laurenti-Robaudi.


deputato.


In Isola presso Sora, nella provincia di Terra di Lavoro, nacque nel 1819 da civile ed agiata famiglia il Nicolucci, il quale fece i suoi studi letterarî nel collegio Tulliano di Arpino, di dove si recò in Napoli, ad apprendervi filosofia sotto quel famoso professore che fu il Galluppi nel 1836, studiando poscia medicina e scienza naturali, sotto i più abili insegnanti di quella illustre città.

Il Nicolucci era appena ventenne, quando l’Accademia delle scienze lo aggregava nel 1841 nel numero dei suoi soci corrispondenti.

Tre anni dopo il professore Rancaglia riputatissimo tra i medici napoletani, se lo associava per l’insegnamento della fisiologia nel suo studio privato, incarico nel quale continuò per ben due anni. Gli studi del giovane scienziato da esso continuati col più lodevole fervore gli meritavano nel 1845 dall’accademia medico chirurgica di Bologna la decretazione di una medaglia d’incoraggiamento.

Gli avvenimenti politici del 1848, lo trovarono di sposto a favorire i moti liberali del proprio paese, е questa sua cooperazione gli valse la persecuzione dei Borboni, la quale non cessò che colla caduta di quella dinastia. Messo nella categoria dei, così detti attendibili della sua provincia, fu minacciato diverse volte dal carcere, e se riusci a scampare dall’essere imprigionato, ne andò debitore soltanto alla riconoscenza di