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Nel 1863 egli venne eletto Deputato al Parlamento nazionale, con una votazione delle più ampie, e nel successivo 1864, fu nominato di nuovo Sindaco della sua nativa e patroittica città.
senatore.
Nacqui in Salerno, provincia di Napoli, di Clemente D’Avossa e di Maria Pastore, ed ho circa sessant’anni.
La mia prima educazione letteraria fu assai trascurata perchè fui abbandonato a precettori ignorantissimi; talchè a 18 anni dovei rifare di per me gli studii mal fatti prima, e disimparare i falsi insegna menti.
La mia gioventù fu procellosa perchè il cuore ed il sentimento ebbero sempre un potere irresistibile nelle determinazioni e nelle azioni di mia vita.
Non per propria indole, ma per riverenza ai miei maggiori, e per eccitamento dei miei amici mi consecrai all’avvocheria, e fui mandato in Napoli allo studio del barone Giuseppe Poerio.
Nei tempi disastrosi che seguirono la rivoluzione del 1820 i due miei fratelli maggiori furon fatti segno all’ira dei Borboni, imprigionati ed esiliati. L’antica fortuna della mia casa scadde, ed io mi diedi a tutt’uomo nel 1827 a far l’avvocato penale, iniziando la mia professione in una causa assai famosa, il cui esito avventuroso contribui molto a farmi prender gusto in quella carriera, a conciliarmi il favor popolare, ed a preparare i miei fortunati successi nel foro sino all’anno 1848.
Dal 1837 al 1848 fui sempre in uggia del governo, perchè giammai a lui ossequioso, e più volte e in più guise soggiacqui ai suoi rigori.
Scoppiata appena la rivoluzione del gennaio 1848, ed eletto io a capo della Guardia nazionale di Salerno dopo due mesi fui nominato per decreto reale di