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pubblicamente al deputato di Cortemiglia quell’alta stima che sempre c’ispirano la probità, la retta coscienza e la vera convinzione, anche quando militano non sotto la nostra stessa bandiera, ma anche contro di noi.

«Nasceva Giuseppe Sappa da distinta famiglia, sull’esordire del presente secolo, allorquando le armi della Francia, discese, come dicevasi, a portare la libertà in Italia, l’avevano invece conquisa ed assoggettata, staccando da essa queste nostre province, ed incorporandole in quell’impero che il fortunato Carlo seppe col suo prepotente genio innalzarsi.

«Passati i giovanili suoi anni non in mezzo al fragor delle armi che allora risuonava in tutta Europa, fanciulletto ancora assistette alla caduta di quel grande ambizioso che aveva fatti vacillare quasi tutti i troni del vecchio mondo, al ritorno dell’antico ordine di cose, imposto dai despoti del settentrione e che la storia appella la Ristaurazione.

«I tranquilli studî adunque delle umane lettere che tanto ingentiliscono la mente e il cuore, e quelli delle lingue dotte e straniere, formavano la principale cura del nostro Giuseppe, il quale nell’anno 1827, cominciava la sua carriera negl’impieghi, entrando nel ministero degli affari esteri, ove restò per otto anni.

«Ma nel 1835, il conte Solaro Della Margherita era nominato capo di quel dicastero; acerrimo nemico di liberali, sostegno dei gesuiti e gesuita egli stesso ed austricizzante, odiando tutti, che avendo dignità d’uomo, osavano pensare colla propria testa e sentire col proprio cuore, il novello ministro a cui non piacevano le opinioni politiche del giovine Sappa, e la parentela sua col conte Ferdinando Dal Pozzo, alłora esigliato dal Piemonte come compromesso nei luttuosi avvenimenti del 1821, propose al re di allontanare il nostro Giuseppe dal ministero, di collocarlo cioè in aspettativa, finchè venisse col tempo destinato ad altro impiego. Ma re Carlo Alberto, il quale, quando non subiva l’influenza di consiglieri malvagi, ed interessati al progresso di un partito, era di animo non perverso, poco dopo volle che il Sappa