Pagina:Calani - Il Parlamento del Regno d'Italia, vol 3.pdf/233


— 1083 —


senatore.


Ogni qual volta ci è dato trovar notizie esatte intorno alla vita di taluno dei personaggi di cui ci siamo assunto l’obbligo di compilare la biografia, noi ci facciamo premura di metterci in disparte per dar luogo allo scritto edito o inedito che ci viene comunicato,e ciò per due motivi: 1.° perchè ci piace che il lettore possa in qualche occasione almeno riposarsi colla varietà dello stile e della frase, onde la nostra prosa non gli riesca troppo pesante: 2.° perchè ci riesce gradito di dividere con altri, ogni fiata che lo possiamo, la responsabilità gravissima di giudicare gli uomini e gli avvenimenti contemporanei.

Intorno al barone Sappa, ch’è uno dei piemontesi, a molti titoli ragguardevolissimi, troviamo nel giornale la Sentinella delle Alpi (N. 109 e 114, anno 1858), due articoli biografici che sappiamo veridici e che quindi inseriamo tal quali, riserbandoci ad aggiunger del nostro, quel complemento d’informazioni che potrà condurre l’esistenza ancor verde dell’onorevole senatore fino al momento in cui dettiamo le nostre pagine.

«Fra i deputati — così comincia il primo articolo della Sentinella — di cui a ragione può andar superba questa nostra divisione, non fra gli ultimi al certo si annovera il rappresentante del collegio di Cortemiglia, barone Giuseppe Sappa, il quale nei molti anni che forma parte del nazionale Parlamento, dimostrossi sempre nelle grandi ed importanti questioni, informato a quei principi liberali che presentemente reggono il nostro paese, necessaria conseguenza dei bisogni e del progresso dell’età, dei lumi accresciuti e diffusi, della lotta lungamente sostenuta, e del sangue sparso da tanti martiri della libertà.

«E benchè, in certe quistioni particolari, egli non abbia militato nelle nostre fila, ma in campo contrario, noi siamo lieti offrendo ai nostri lettori questi brevi cenni intorno alla sua biografia, di attestare