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«Ma nella circostanza in questione è da sapersi che le truppe le quali stanziavano in quella sera in piazza San Carlo, ivi per altro non si trovavano, se non per averle alla mano, tanto pel caso bisognassero forze per provvedere all’immediata difesa della Questura, tanto per rapidamente portarne su altri punti ove fossero state richieste, senza dover perciò ricorrere alle altre truppe le quali erano bivaccate in Piaza d’Armi.

«Ecco perchè quei 1400 soldati non erano in piazza San Carlo in ordine di battaglia, che anzi stavano sotto i portici colle armi in fascio e la maggior parte coricati a riposo.

«Unità di comando vi era, poichè fin dalle prime ore del 21 un comandante di brigata aveva ed esercitava il diretto comando delle truppe chiamate ad agire in città, in servizio di pubblica sicurezza.

«In quanto poi al riferire come vorrebbero gli onorevoli ex-ministri le parole della relazione che nel 23, approfittando io della dolorosa esperienza, ecc. agli avvenimenti di piazza San Carlo, chiunque legga la relazione, e non lo squarcio isolatamente da essi riportato, non può non intendere come i provvedimenti della Commissione ivi accennati ad altro non alludono se non al modo di pattugliare e fare il servizio di sicurezza pubblica, cioè senza il concorso di agenti di pubblica sicurezza; e così pure chiunque logga spassionatamente le disposizioni da me date il 23, le riconoscerà dettate da quella maggior libertà d’azione che il giorno prima io non avea.

«Ma, come ho già detto, la questione capitale qui non è di vedere, se con altre disposizioni delle truppe si sarebbe diminuita la sciagura, ma invero a chi vada in definitiva attribuita la sciagura stessa.


II.


«A comprovare come io possa aver ricevuti i maggiori poteri necessari per la superiore direzione dell’azione repressiva politica militare, innanzi la sciagura di piazza San Carlo, gli onorevoli ex-ministri vedono, debba bastare il porre mente con animo imparziale,