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Ha poi presentata una relazione circostanziata di tutto ciò che concerneva lo Stato sardo, per mostrar meglio cosa gli mancasse a raggiungere il maggiore sviluppo dei mezzi caratteristici dell’epoca, chiudendo così la parte storica della sua importante pubblicazione.

Dopo un’esatta monografia delle quattro rivali nel Mediterraneo: Trieste, Livorno, Marsiglia e Genova, l’autore ha esposte larghe considerazioni intorno all’opere da farsi a compimento di quelle già intraprese, e intorno alla possibile compartecipazione dello Stato sardo e dell’Italia intiera al generale movimento, e dando termine di tal guisa alla lodevole sua composizione. La quale, pubblicata nel 1858, nella Biblioteca Civile dell’Italiano, di cui erano principali compilatori i Ridolfi, i Ricasoli e i Peruzzi, produsse, come doveva produrre, grandissimo effetto e fece crescere in fama di esperto, dotto, e profondo l’autore di essa.

I fausti avvenimenti del 1859 lo rimisero nella via, giả da lui luminosamente percorsa, delle azioni dirette. Nominato dapprima governatore nella patria Valtellina, ed elevato alla dignità di senatore, nel 1861 ebbe carica di prefetto a Bergamo, nell’anno consecutivo a Palermo, quindi a Pisa dal 1863 al 1864.

Gli atti d’amministrazione di un così egregio e provato cittadino furono sempre informati a quello spirito di saviezza, di preveggenza e di giustizia, del quale i suoi scritti e le opere sue davano arra amplissima. Da per tutto egli si è fatto rispettare ed amare, come ha contribuito a fare amare e rispettare l’autorità da lui rappresentata. Como d’iniziativa, non ha mancato di promuovere nelle provincie da esso rette tutte quelle riforme e quelli ammegliamenti che conosceva realizzabili.. Per non dire di tutti — chè troppo lunga cosa sarebbe rammenteremo com’egli, nel tempo in cui governava la metropoli siciliana, effettuasse il prosciugamento della pestifera palude della Stoppa, presso Misilmeri, il cui Consiglio comunale, a prova di riconoscenza, deliberò si desse il nome di Canale Torelli all’emissario delle acque, e come eccitasse nel Pisano il Consiglio provinciale a praticare studi intorno alle condizioni dei Comuni rapporto alle acque potabili, e