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una o due generazioni potrà essere fra il signore e il servo, fra il nobile e il plebeo, ma non più fra il nazionale e il forastiero, potrà essere una questione di ordine sociale ma non più una questione d’indipendenza nazionale.

«In effetto, alla caduta di Desiderio i Longobardi erano già tanto italiani che la corte di Roma, a malgrado dell’immensità del suo sdegno, non potette cacciarli d’Italia, perchè il pretendere ciò alla fine del secolo VIII, sarebbe stato tanto assurdo, quanto sarebbe stato il pretendere al XII, di cacciare gli Arabi e i Normanni di Sicilia. Solamente potette operare che, invece di obbedire a Desiderio, eletto da loro, e nato in Italia, ma nemico al pontefice, essi obbedissero a Carlo, eletto dai Franchi è nato in Germania, ma amicissimo a quello.

«Laonde si conclude, primieramente che se i Longobardi fossero stati veramente stranieri, la corte di Roma, cacciando Desiderio e chiamando Carlo, non avrebbe già ottenuto di cacciarli d’Italia, ma li avrebbe soltanto costretti a mutare dinastia, il quale mutamento sarebbe stato poco meno che indifferentissimo ai Romani italiani oppressi da quelli; e in secondo luogo ch’ella, in sostanza, non che sottrarre i Romani italiani ai Longobardi stranieri, sottopose anzi i Longobardi italiani ai Franchi stranieri......

«E però sarebbe da desiderare che cessasse l’ipocrito zelo di alcuni che, nutrendo nel fondo del loro petto pensieri alieni da ogni vivere libero e civile, vanno, quasi sfogo all’impeto loro, contro quello straniero medesimo che trionfo in Italia sulle ali delle loro teoriche spargendo tanto loro veleno contro i Longobardi, per avventura loro progenitori. Questo veleno dovrebbero spuntarlo contro a certi altri stranieri, verso i quali si mostrano più che agnelli mansueti.

«Quel Carlo che stanca da undici secoli tutte le penne le più instancabili d’Europa, fu grande non per sè stesso perchè nulla di grande mi riesce di scorgere nell’indole sua malvagia e crudele, ma fu grande come simbolo di un’èra novella. Però questo titolo di grande ch’egli non ebbe mai, mentre visse, gli fu conceduto