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Il Beltrani vi siede alla sinistra, sebbene non possa dirsi ch’egli appartenga all’opposizione la più spinta e la più sistematica.



deputato.


Il collegio di Brindisi ha inviato alla Camera il Brunetti e non si può negare che non le abbia fatto dono d’un rappresentante intelligente e operosissimo.

Il Brunetti è un uomo istruito assai, sopratutto in materie legali ed economiche, ed è un argomentatore logico e sodo. A noi è avvenuto di udirlo parlare a lungo conservando bene il filo delle idee, svolgendo sempre nuove e più incalzanti proposizioni e con un fuoco sostenuto con una vis oratoria da fissare irresistibilmente l’attenzione, e qualche volta anche da comandare, se non l’approvazione, l’ammirazione almeno per certo.

Egli si è messo alla sinistra, non sappiamo troppo il perchè, mentre nella Camera elettiva italiana i membri stessi della destra la più estrema, sono abbastanza liberali e progressisti da soddisfare i desideri dei più esigenti.

Quindi è che nei suoi discorsi al Brunetti non può sempre presentarsi un’occasione di giustificare la sua opposizione, o di arrivare soltanto a formularla, mentre egli è uomo di ragione, e come tale giustamente incapace a sragionare di sangue freddo, come certuni che siedono accosto a lui troppo spesso sogliono fare.

Tuttavia, da quell’uomo immaginoso e fertile in risorse ch’egli è, perviene a quando a quando a montare sui trampoli del tribuno e a schiccherare talune di quelle frasi altosonanti che sono il vade mecum infallibile dei non contenti. Dopo di che rientra nella via netta e ben tracciata del suo ragionare, che si ode con soddisfacimento e talvolta pure con frutto.

A noi non avviene che troppo spesso di domandarci