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stintissimo generale veniva creato senatore del regno.

Il gran cordone dell’ordine Mauriziano e il nastro di commendatore della Legione d’onore fregiano il petto del generale Pastore, cui furono affidati nel corso della sua splendida carriera, varî altri incarichi di minor conto, dei quali la brevità cui siamo costretti c’impedisce di tener discorso, sebbene anche in quelli gli sia stato concesso di rendere all’armata e al paese servigi di non poco merito e rilievo.


senatore.


Vi ha molta gente al di d’oggi che si dà vanto di tenere in ispregio la nobiltà dei natali. Per parte nostra ci sembra questa un’esagerazione proveniente il più spesso da bassi sentimenti d’invidia, ove non.de rivi da degradazione di giudizio e di sentimento.

Per chi nasce d’antica schiatta il menarne vanto soverchio, prova pochezza di mente, come del resto prova pochezza di mente, il menar vanto di qualsiasi altro pregio che al destino sia piaciuto concederci al nostro apparire in questo mondo. - Resta a vedere poi se si possa neppure menar vanto di quel che mediante i nostri sforzi e l’impiego efficace del qualsiasi nostro ingegno, ci sia stato dato di conseguire unçuibus atque rostris qui in terra.

È sempre bello esser modesti, perchè la modestia è arra sicura di moderazione e di assennatezza.

Ma che non sia bello e buono il potersi dire: il mio antenato tale nel tal tempo (e più lontano quel tempo è tanto meglio per noi) fu un personaggio, e compiè le tali e tali altre gesta che ha inscritte nelle sue immortali pagine, l’istoria a noi sembra non possa da uomo alcuno che possieda fior di senno, menomamente revocarsi in dubbio.

E questo diciamo a proposito appunto dei Del Giudice, la cui genealogia autenticamente dimostrata pongasi ben mente a questa condizione di autenticità