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cronaca di Gondar accettò, fece lussoriosamente decorare e donò alla parmense biblioteca. Io amico al Taverna sarei impacciato a determinare se più il vecchio pedagogo amasse il Conte, o il Conte venerasse quel prete impastato di bontà con sentimenti d’una schietta libertà ch’è più presto annunziata che presentata.

Il Conte aveva avuto officii d’onore in corte, officii operosi in città. La duchessa non più libera dopo il 1831 aveva dovuto accettare dall’Austria consigli e consiglieri; non era inclinata ai nuovi venuti: ma la specie del retto può presentarsi con seducenti e con ispaventevoli forme e non essere che specie, riceversi, e ricevuto fallare le opere. Così avvenne a Maria Luigia che amata lungamente da’ suoi popoli, e a’ suoi popoli benefica, fu condotta a dubbi, a timori, e a rimedii peggiori de’ mali che le si andavano sussurrando. Il conte di Bombelles lorenese dato dall’Austria agl’intimi consigli era probo, ma di principii vieti, e secondo essi consigliava e faceva operare. Pur non sarò crudo verso di lui di che tanto si lamentarono i Parmigiani, e a oltranza e giustamente i Piacentini. Egli non tutto di suo capo faceva nè chiedeva parola soltanto a coloro che la pensavano come egli, ma, gli rendo giustizia, anche interpellava i più onorati nella città dagli uomini liberali. N’ho esempio una sua lettera originale del 18 gennajo 1859 al marchese Ferdinando Landi di Piacenza nella quale lo scongiura a dirgli il vero sui gesuiti di che tanto intronavano i paesi e le persone; ed ho la minuta autografa del Landi del 22 dello stesso gennajo nella quale è detto tutto quello che poteva tranquillare l’animo suo timoroso. Aggiunge il Giordani (Opere, Append. Milano 1865, p. 125) che il Governo interrogò alquante persone di quella città; che le risposte variarono: alcune libere e sincere; altre ambigue e dissimulanti, altre favorevole ai frati, credendosi comunemente così volersi dal conte maggiordomo. È noto a tutti che prete Giuseppe Veneziani, oracolo di probità e di scienza fisica in Piacenza rispondesse tra i favorevoli, ed è noto a me che gli officiali dei carabinieri pregavano gl’interpellati a dire