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che il loro zelo può cagionare. Non era uno di quegli uomini che vogliono riedificare la società da capo a fondo con l’ajuto di concetti generali e di teoriche umanitarie. Ingegno profondo e freddo, spoglio di pregiudizî, non era animato che dall’amore della patria e della gloria. Sul principio della sua carriera vide le parti difettose del corpo sociale e volle correggerle. Se avesse continuato ad esercitare il potere in un periodo di pace, di tranquillità, sarebbe stato un riformatore alla maniera del Peel e del Canning, accoppiando l’arditezza e l’ampiezza delle viste dell’uno colla saggezza e l’abilità di quelle dell’altro. Ma quando vide spuntare sull’orizzonte l’uragano della rivoluzione francese, colla perspicacia propria delle menti che sovrastano, previde i guasti dei principî demagogici e i pericoli che avrebbero suscitati all’Inghilterra. Si fermò a un tratto ne’ suoi disegni di riforma, per provvedere ai bisogni della crisi che si preparava. Comprese che dinanzi al movimento delle idee rivoluzionarie che minacciavano d’invadere l’Inghilterra, sarebbe stato imprudente di toccare l’Arca santa della costituzione, e infiacchire il rispetto ch’ella ispirava alla popolazione, applicandosi a ricostruire le parti lese di un edilizio sociale consacrato pure dal tempo. Dal giorno in cui la rivoluzione, soverchiando i confini del paese che l’avea vista nascere, minacciò l’Europa, il Pitt non ebbe che un oggetto solo davanti a sè; combattere la Francia, coll’impedire alle idee ultra-democratiche di farsi strada in Inghilterra. A questo supremo interesse consacrò tutti i suoi mezzi, a questo sacrificò ogni altra considerazione politica.»

Quanta profondità in questo giudizio! e come si sente ch’egli è proferito da un uomo che uguaglia almeno colui sul conto del quale si esprime con tanta chiarezza, con tanta evidenza! Reduce dai suoi viaggi, il conte di Cavour si applicò, con quell’energia che ognuno gli ha conosciuto, ad applicare a vantaggio del proprio paese le utili cognizioni ch’egli aveva acquistate oltre Alpe ed oltre mare. Ogni intrapresa diretta ad ammogliare le condizioni economiche e civili del Piemonte, se non l’ebbe a capo o a fautore, l’ebbe