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«Sin dal principio dell’azione, essendomi apparsa l’intenzione del nemico di girare la destra della mia posizione, e fors’anco di gettarsi sui ponti francesi, avevo spinto da quella parte il 7.° battaglione bersaglieri e successivamente il 16.° reggimento di fanteria, portandolo così dalla sinistra alla destra della mia posizione.

«Avevo contemporaneamente rafforzato d’artiglieria la destra e la sinistra dell’altipiano, e portato l’artiglieria dell’estrema sinistra sulla destra della posizione protetta dai cavi, onde prendere di fianco l’attacco della destra. Il 7.° battaglione bersaglieri coll’abituale suo slancio attaccava vigorosamente il nemico, gli riprendeva alla bajonetta la già perduta cascina di San Pietro; ma avendo a lottare contro forze di gran lunga superiori, si limitò a mantenere le riacquistate posizioni, sino all’arrivo dei primi battaglioni del 16.° reggimento ed alla vigorosa offensiva presa dal 3.° zuavi. Questo ammirabile reggimento, visto la destra minacciata, si spingeva in colonna profonda al suono della fanfara sul dinanzi della sua fronte. Passava a guado la Sesietta, ed irrompendo alla bajonetta sul nemico, ne faceva tremendo scempio sul ponte della Bieda, precipitava nel canale di Sartirana, profondissimo, gran parte della brigata Szabo, impadronendosi di una parte della batteria da 16 che aveva passato il ponte, e di buon numero di prigionieri.

«Questo vigoroso attacco venne arditamente secondato dal 7.° battaglione bersaglieri e dalle prime truppe giunte del 16.°, le quali s’impadronirono degli altri pezzi della batteria, di qualche cassone e di molti prigionieri. Il colonnello dei zuavi, lasciato alla guardia del ponte un battaglione di bersaglieri, colla bajonetta alle reni pose il nemico in piena rotta. Mentre si passava questo brillante e decisivo episodio della giornata, il nemico che aveva fatto qualche progresso sulla nostra sinistra, accennava con una carica alla bajonetta ad un attacco sull’altipiano stesso. Ma arrestato da due ben diretti colpi di mitraglia della nostra artiglieria, veniva successivamente ricacciato e fugato da vigorose cariche alla bajonetta eseguite dal 6.° batta-