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per isventura essere fin ad ora compiuta. Le persecuzioni politiche impedirono sotto il regno dei Borboni che l’autore potesse darle l’ultima mano, e le gravi occupazioni ch’egli ha avute una volta entrato al Parlamento non gli hanno ancora permesso di terminarla. Senza dubbio lo farà quanto prima.





È nato in Asti, il 7 maggio del 1815, ove fece gli studi primordiali sino alla filosofia inclusivamente. Recatosi quindi all’università di Torino, vi subì al suo primo giungere, l’esame d’ammissione al corso di matematica, e ciò contro all’uso in allora generalmente invalso di dedicare un anno intiero agli studi preparatori. Ammesso con lode, attese allo stesso corso sotto quegl’insigni professori che han nome Plana, Bidone, Giulio e Pollone.

Il 3 agosto del 1836 il Ranco ottenne la laurea d’ingegnere idraulico, e il 4 aprile del 1837 conseguiva quella di architetto civile.

Ricevuto quindi nel regio corpo del genio civile, ed applicato all’ufficio dell’ispettore cavalier Mosca, ebbe immediatamente campo di distinguersi, fornendo due importantissimi lavori, uno de’ quali la carta stradale di tutto lo Stato, opera complicatissima per la divisione che venne operata in essa di tutte le strade in quattro categorie; reali, cioè, provinciali, comunali e vicinali, e la suddivisione di ciascuna categoria in istrade sistemate, in corso di sistemazione, o da sistemarsi; l’altro la riduzione in iscala, e rappresentazione con appositi disegni di tutte le principali opere e monumenti esistenti allora in fatto di lavori pubblici in Francia, nel Belgio ed in Inghilterra, e che erano state annotale e raccolte dal prefato cavaliere Mosca in un viaggio a tal uopo eseguito in quei diversi paesi.

Dati saggi così cospicui di acutezza di mente e di profondità di scienza, il Ranco passò all’ufficio del-