Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 225 — |
fu tutto un sol sospiro. — Oh i bei giorni! me li vedo ancora apparire in lontananza lieti e sorridenti, ne risento ancora il loro passaggio!
«Laura mi abbandonò, ed essi con ella.... Ora sono solo desolato, stanco di tutto; ora non ho più nulla a desiderare, nulla a sperare....
«Vivere sarebbe per me di peso. Le memorie del passato non bastano per sè sole a confortare il presente, qualora la speranza cessi di sorridere: le reminiscenze dei dì felici aggravano vieppiù nella sventura.
«Abituato alle tenebre, mi trascinava sul cammino della vita un passo dietro l’altro; la via era forse più lunga, ma assai triste. — Volli veder la luce; era cosa troppo grande per me, ne rimasi abbagliato. Mi toccò la sorte della farfalla che corre anelante alla fiamma ove sciagurata, si brucia l’ale.
«Ma io non ignorava quale dovesse essere l’ultima scena del dramma. — Ti ricordi Laura della mia prima lettera?.... Profeta veridico io fui di tutte le mie vicende; tu mi amavi coll’entusiasmo dell’inesperienza, il primo barlume di ragione cacciò dal tuo cuore ogni memoria di me, e mi dimenticasti.
«Eppure, dopo tutto io mi serbava ancora una dolce speranza! — Oh! perchè Laura mia invece di ricorrere ad un pretesto, non trovasti il coraggio di confessarmi la verità? Perchè non dirmi che la prima fase del tuo cuore era compiuta?.... L’amante avrebbe ceduto il posto all’amico, e ti giuro che mai uno più fedele ne avresti trovato. Quanto rassegnato mi sarei se tu penetrata di pietà mi avessi stesa la mano confortandomi colla tua amicizia a sopportare il peso di tanta sciagura! — Tu sola avresti potuto operare questo miracolo.
«Ma nulla! Ecco ciò che mi amareggia; ti circondasti di una noncuranza opprimente, simulando la più