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Fu il cuoco che venne a svegliarli per avvertirli che era tempo di andare a letto.

Taciturni, assonnati, cascanti, i coniugi seguirono il cuoco, che li precedeva su per le scale, e li salutò sul limitare della loro camera.

Nè l’uno nè l’altra si erano riavuti, e non si ricordarono nemmeno più del loro reciproco dispetto.

Martina scappò fra le coltri senza far parola, e Gaudenzio con la testa martellata ripensando mentre si spogliava alle cantafere del professore, borbottava:

— Accidenti che sbornia!... Garibaldi Vescovo di Novara!?... Questa chi l’avevi propi mai sentida!