Pagina:Cagna - Alpinisti ciabattoni.djvu/86

70


di nuovo l’abbrivo. Oramai egli non badava più allo sgomento che crucciava la faccia del suo compare; egli adesso andava innanzi per suo conto, disputava calorosamente, illudendosi forse di avere di fronte non un povero tapino di droghiere, ma un collega accademico capace di confutarlo.

— Lasciamo dunque andare — disse — le leggende favoleggianti ed i miti, secondo i quali ab antiquo la riviera era popolata di draghi, di mostruosi Hydrarchos, o di Plerodactili giganteschi. Lasciamo andare se i primi abitatori fossero di origine gallica, o non forse l’antiqua Ligurum Stirpe, ossia i Levi-Liguri fondatori di Novara, secondo la stessa testimonianza di Plinio.

Veniamo in più spirabil aere, al tempo cioè in cui si può fissare qualche punto storico. Al tempo della dominazione Romana, la riviera era considerata come un punto topico strategico di grande importanza. Giulio Cesare attraversò le rive del Cusio e del Verbano per recarsi nelle Gallie, e lo prova un’antica inscrizione, che esisteva in Vogogna dicente: Via facta a Cajo Julio Cesare.

Alla riviera rimasero nomi di famiglie romane, verbigrazia i Colonna, i Pisoni, i Prepositi, i Varrone; e la insigne famiglia Gemelli ha prove indi-