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— L’ha perduto qualcossa?
— No, faccio delle ricerche storiche intorno al lago; devo scrivere una memoria, — disse il professore animandosi, — jeri fui espressamente a Novara, ed ho trovato in quell’archivio documenti interessantissimi... spero di compiere un lavoro piacevole e utilissimo.
— Ma bravo professore. Oh, mi l’ho capida subito che lui l’era un omo de testa!...
Il professore era in vena; ingollò il quarto o quinto bicchierino, e subito rispose:
— Vede qui, queste sono tutte memorie che ho preso qua e colà; e su in camera ne ho un altro volumaccio. Ma è proprio un lavoro interessante... La storia di questa riviera è ricchissima di belle tradizioni!
— Ehm de andà? — ridomandò secco Martina, che già cominciava ad averne abbastanza.
Sor Gaudenzio, sebbene un po’ biordo, comprese tutta la sconvenienza dell’interruzione, e rispose vibrato:
— Te ghet la frega de andà semper in gir?... Mi ghe n’ho assè de sta in pè!
Martina che già era accesa, diventò vermiglia, balenò dagli occhi un lampo di collera compressa, e stette muta, mandando giù l’amaro.