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La donna se ne andò, e Gaudenzio, quasi rappattumato con sè stesso e col Santuario, disse alla moglie:
— Me pias el post... gha un po’ d’aria de famiglia.
Sul tavolo vicino eravi un fascio di giornali, e per ingannare l’aspettativa, Gaudenzio brancicò sui fogli; diede alla moglie il Fischietto, e scelse per sè una Gazzetta Domenicale.
Intanto la caffettiera stendeva il tovagliolo.
Gaudenzio inforcò gli occhiali con la calma riposata di chi s’apparecchia a passare cinque minuti di svago, e sicuro del fatto suo, incominciò la lettura.
Il primo articolo era intitolato: Heiniana. Non faceva per lui, e tirò via al secondo, intestato: Iohannide di Crisippus, e scivolò più sotto sul terzo intitolato: Gumploviez, o la nuova Sociologia.
Che diamine! pensò il droghiere, che sia un giornale inglese? e portò l’occhio sull’ultimo foglio dove era scritto a lettere grosse: Levia Gravia, e qui il buon Gaudenzio scoppiò in una ilarità fragorosa, Levia Gravia!! Ah perdinci... era la prima volta che rideva proprio di cuore! e borbottava:
— Levia Gravia... Ah che baloss! — e giù una