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Quel corbaccio appena scorse il branco di contadini, balenò uno sguardo di famelica letizia, e mosse loro incontro con un sorriso da rigattiere:

— Volete visitare le cappelle?

Uno degli uomini si fece avanti, pattuì la mancia di cinquanta centesimi per la spiegazione, e lo scagnozzo corse alla ricerca delle chiavi, ciondolando quel suo testone che pareva un maglio.

E tutti dietro, compresi i coniugi Gibella, i quali, non sapendo come ammazzare il tempo, seguirono la comitiva alla lontana, all’ombra dei faggi, per godere gratis il divertimento.

Ma fecero i conti senza quel barbacane di custode avvezzo a cotali imboscate; col suo occhio a sghimbescio e con l’intuito acuito della fame, vedeva da tutte le parti, e volgendosi ai Gibella, li arraffò da lontano gridando:

— Che venghino pure innanzi anca loro! vuol dire che dopo, se aggiustaremo.

I coniugi stettero alquanto perplessi, ma non seppero districarsi, ed ubbidirono all’invito come ad un comando. Quello straccio di toga da beccamorti aveva qualche cosa di imponente.

Si imbrancarono dunque con la truppa, cercando però di tenersi un po’ sul riserbato, ed incomincia-