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solitario di prima classe, portando al fresco il suo sussiego aristocratico sdegnoso di contatti volgari.
Il Noretti si vide più volte rasentare da quella nera figura di spettro, ma ormai egli aveva altre occupazioni.
Quel Rhum tracannato di un sorso lo aveva sconquassato; oscillava in certi boccheggiamenti da mal di mare, ed aspettava un’ondata dello stomaco repellente per isbarazzarsi in qualunque modo.
Sul lago bujo soffiava una brezzolina refrigerante. Dall’opposta riva, verso Pella, alcuni lumicini tremolanti foravano il grembo nero della montagna rifrangendo raggi perpendicolari sullo speglio delle acque.
Il misterioso elegante ritto sul ponte d’imbarco, con le braccia conserte come Bonaparte, guardava nel vuoto.
Tutto intorno silenzio imponente, le onde gemevano un lieve fruscio di risacca.
Le barchette allineate lungo la riva, spiccavano nere sull’acqua bigia, come coccodrilli addormentati.