Pagina:Cagna - Alpinisti ciabattoni.djvu/204

188


— Sotto coperta — rispose l’altro — staranno almeno riparati.

— Ma dunque, — gemè Gaudenzio, — dunque ghè un post de stà al cuvert?

— Sicuro, giù di quella scaletta.

Can del cuntacc! — ringhiò Gaudenzio alzandosi infuriato — l’aspetta adesso a dimelo! dopo un’ora che siamo qui a ciappare le grivie!

E coi piedi indolenziti, tutto pesto, sconquassato, avviandosi giù per la scaletta seguito da Martina, brontolava sordamente:

Giuramento!... chi ’l saveva che ghe fudess stà cantina chi sott!?

E quando giunto in fondo, vide quel bello scompartimento chiuso a vetri, sedili morbidi di velluto in giro; quando sentì il tepore dell’ambiente che lo ravvolse come in una pelliccia, andò addirittura in bestia contro sè stesso, si buttò tragicamente a sedere in un canto, con una voglia matta di schiaffeggiarsi con le stesse sue mani, ed intanto ruminava:

Asen porc!... mi sont un omo de mazzà! buricon d’un buricon... va là che te set un bel merlo de andà in Campagna! pover i me danè!

Dopo pochi minuti di tragitto, il battello segnò