Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
161 |
su o in giù? Da che parte era voltata quando metteva giù i segni strada facendo? guardava il torrente, o guardava la montagna?
Gaudenzio si dichiarò incompetente a sciogliere il quesito. Guardò l’orologio... giurabacco! un altr’ora basita in un soffio.
E nessun indizio di poter metter fuori i piedi da quella sassaiuola.
Mentre Sor Gaudenzio faceva i suoi studi topografici, ecco che dal fondo del sentiero svoltò un uomo, una persona viva, che i Gibella salutarono come un arcangelo.
— Ehi là, brav’uomo? — gridò Gaudenzio — Semo lontani dell’Alpe dei Giumelli?
Il montanaro sorrise. — Altro che lontani, erano fuori di strada! bisognava tenere la sinistra del torrente, invece di valicarlo. Se volevano andare all’Alpe, egli li accompagnava per un buon tratto, e li avrebbe messi sulla via sicura.
I Gibella si interrogarono a occhiate, e Gaudenzio, indovinando che ormai la moglie aveva rinunziato alla polentina, disse che preferiva esser rimesso sulla buona via, per discendere a Oira.
Fa lo stesso, aveva risposto il montanaro, era sempre la medesima strada, solamente dopo un
Cagna. La scampagnata. | 11 |