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— Avvocato? — chiese una brunettina — e se domani piove, che se ne farà del suo fucile?
— Oh bella! ammazzeremo i pesci del circondario.
— E gli orsi — aggiunse un altro.
— Ed il lion feroce che va a divorar l’abate!
E lì a questa sortita, uno sbruffo di sghignazzate; e l’avvocato incoraggito, andò più in su sclamando:
— E se non potrò tirare alle belve, giuro che tirerò il collo a tutte le galline che mi verranno fra i piedi!
Le fanciulle si scompisciavano pel gran ridere, e finanche l’oste, pensando al conto, si mise a sghignazzare sgangheratamente.
— Oste, — urlò l’avvocato; — c’è il risotto?
— Sicuro — coi tartufi.
— Tartufi politici?
— No, signor avvocato, tartufi del Monferrato.
— Bravo oste!
«Il tuo detto mi consola, |