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timane ed i mesi lontano dalla famiglia: passerà le notti nelle locande, in ferrovia, in carrozza, per il suo commercio del vino o del formaggio, ma non trova il tempo di passare un’ora al capezzale di un suo bambino infermo. — Così si va americanizzando il mondo. E sia pure; ognuno secondo la sua natura! — Ma intanto il professore si compiaceva del fervore adolescente del suo figliuolo, e gli alitava più che poteva, nella vergine coscienza, il sentimento del bello e del buono.

Egli ben sapeva che in questo modo non agguerriva il suo Carlino contro il formidabile scetticismo del mondo grezzo; ma che monta? Il sentimento quando non sia buono per gli altri, ha virtù intrinsiche che sorreggono e confortano colui che ne sente nell’anima i bagliori.

Carlino così cresciuto, illuminato nella mente e nel cuore, non diventerebbe certo quel che si dice un uomo esperto, non avrebbe le vertigini tormentose, le malsane bramosie dell’utile ad ogni costo; tanto meglio.

Carlino diventerà un visionario, un poeta, un rettorico, non farà fortuna... alla buon’ora! ma egli avrà l’amore della casa e della famiglia, le letizie del cuore, ed i conforti ineffabili di un’intelligenza cosciente della propria levatura.