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brace sui piedi, e spropositare in un matrimonio di capriccio.
Egli era un uomo sodo, positivo, dunque trattandosi di avventurarsi a quel passo, voleva far le cose serie, e non ragazzate.
Accidenti!... altro che seria! marchiana addirittura. Ah giurabacco... se ne accorgeva tardi che anche l’aritmetica in fatto di matrimonio ha i suoi inconvenienti! Magari Dio avesse preso una cotta lasciandosi guidare dal senso della natura! chè invece di avere sulle braccia una vecchia sardella coriacea, vivrebbe forse in santa pace, con una donnina giovane, bella, presentabile se non altro. Oh sì, è vero, aveva duplicato, triplicato il suo reddito, ma... bisogna vedere che pezzo patologico si era tirato in casa!
Fuori, quando madama si metteva in linci e squinci, a furia di stoppaccio, di unguenti e di tinture, riusciva a un tutt’insieme tollerabile; ma egli che se la godeva tutto l’anno in matinée ed in ciabatte; egli che per i famigliari contatti coniugali, era ammesso alle intimità dei penetrali domestici, egli solo, povero Strepponi, era in grado di constatare che neanche le rendite del Gran Turco potevano pagare le sue abnegazioni!