O che lui ramo o altro ritenesse,
Non so, ma ella il giunse, e lui ferio
D’un dardo nella gola, donde spesse
Guizzate diede e poi pur si morio
Davanti a lei, che altro non parea
Ch’ella attendesse con tutto il disio.
Alto nel bosco al mio parer vedea
Due leggiadre e belle giovinette,
Le qua’ ciascuna assai ben conoscea;
Inghirlandate di due ghirlandette
Di rose rosse, tanto rilucenti,
Che a veder parean due fiammette;
Vestite strette sì belle e piacenti,
Che facean rider tututto quel loco,
Dond’elle andavan colli passi lenti:
Le quali andando sì a poco a poco,
D’archi e di saette bene armate,
Fra sè cantando e facendosi gioco,
Vider discender dell’estremitate
Del monte una pantera; onde Covella
Embriaca sonò molte fiate
Il corno, e ’l simigliante fè Tanzella,
Chiamando i cani, li qua’ poi venuti
Fur, si drizzaro ver la fiera snella.
Covella corse avanti, e con tre aguti
Istrali ferì quella nella fronte,
E sì v’entrar, ch’appena eran veduti,
Fuor che le penne; laonde le pronte
Gambe della pantera non potero
Portarne lei, ma cadde a piè del monte: