Pagina:Caccia di Diana.djvu/40

32

Ma poi che l’occhio più agutamente
     Ficcai fra loro, conobbi che era
     Di donne compagnia bella e piacente.
E come a me quell’amorosa schiera
     Si fesse appresso, ch’io potea vedere
     Apertamente ciascuna chi era,
Tututte le conobbi al mio parere,
     E immaginai che poi chiamate foro
     Che l’altre, che cacciavano a potere.
Venute allato alla fonte costoro
     Stavan sospese al cacciare ascoltando,
     Ma così cominciò una di loro:
Chi và per questi monti ora cacciando?
     La Lucciola rispose, ch’era presso,
     Sopra la chiara riva, al suo domando.
Come ella questo udio, disse: adesso
     Dubitavam noi forte, che nel loco
     Altri non fosse, come suole spesso
Addivenire; e si ritrasse un poco
     Da parte Cecca e Zizzola Fagiana,
     Belle nel viso d’amoroso foco:
Chiamò ancora Vannella Bolcana,
     Lariella Caracciola, e Serella
     Brancaccia nello aspetto umile e piana.
E questa che chiamava fu Marella
     Caracciola, e con loro al parer mio
     Vi fu ancora d’Arco Peronella.
Disse Marella allora: il mio disio
     È di cacciar fra questi luoghi stretti:
     A cui ciascuna disse: sì vogli’io.