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CANTO V.


Beritola Carafa infra la folta
     E dilettevol selva con un arco
     S’andava, pian dicendo:Ascolta, ascolta,
A Sobilia Capece, che al varco
     Mi par le frasche dimenar sentire,
     E a’can far grandissimo rammarco.
Voltianci là; che, se nel mio udire
     Non prendo inganno, alcuna bestia fia,
     Che di leggiero la potren ferire.
Non disser più; ma, subito la via
     Presa, pervenner là dove ’l rumore
     Avean sentito ciascheduna pria.
Quivi trovaro pieni di furore
     Due orsi grandi e negli occhi focosi,
     Tal che ciascuna n’ebbe allor tremore;
Ma Beritola pria rassicurossi,
     E, amettendo i can, della faretra
     Trasse saette e alquanto allungossi,