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CANTO II.


In una valle non molto spaziosa,
     Di quattro montagnette circuita,
     Di verdi erbette e di fiori copiosa,
Nel mezzo della qual così fiorita,
     Una fontana chiara, bella e grande,
     Abbondevole d’acqua, v’era sita;
E l’acqua che superflua si spande,
     Un rivo fa che tutte l’erbe bagna,
     Poi n’esce fuor da una delle bande.
D’albori è piena ciascuna montagna,
     Di frondi folte sì ch’appena il sole
     Tra esse può passar nella campagna.
Diversi uccelli cantan lor carole
     Sopr’essi, e quivi un’aura sottile
     Move le frondi, come mover suole
Nel tempo estivo zefiro gentile,
     Quando il calor diurno più non sale,
     Ma quando fa, calato, l’aere umile.