aver avuti altre volte umani, come ora mi vedi aver bestiali membri.
- Micco
- A presso, o demonio incarnato, dimandarotti chi, quale, e come sei? Per ora e per la prima vorrei saper, che cosa dimandi da qua? che augurio ne ammeni? qual ordine porti da li dei? a che si terminarà questa scena? a qual fine hai messi li piedi a partitamente mostrarti vocale in questo nostro sottoportico?
- Asino
- Per la prima voglio che sappi, ch’io cerco d’esser membro, e dichiararmi dottore di qualche collegio o academia, per che la mia sufficienza sia autenticata, a fin che non siano attesi li miei concetti, e ponderate le mie parole, e riputata la mia dottrina con minor fede, che. ..
- Micco
- O Giove! è possibile, che ab aeterno abbi giammai registrato un fatto, un successo, un caso simile a questo?
- Asino
- Lascia le maraviglie per ora, e rispondetemi presto, o tu, o uno di questi altri, che attoniti concorreno ad ascoltarmi, o togati, annulati, pileati, didascali, archididascali, e de la sapienza eroi e semidei! Volete, piacevi, evvi a core d’accettar nel vostro consorzio, società, contubernio, e sotto la banda e vessillo de la vostra comunione questo asino, che vedete ed udite? Per che di voi, altri ridendo si maravigliano, altri maravigliando si ridono, altri attoniti, che son la maggior parte, si mordeno le labbia, e nessun risponde?
- Micco
- Vedi, che per stupore non parlano, e tutti con esser volti a me mi fan segno, ch’io ti risponda; al qual come presidente ancora tocca di donarti risoluzione, e da cui come da tutti devi aspettar l’ispedizione.
- Asino
- Che academia è questa, che tien scritto sopra la porta: Lineam ne pertransito?
- Micco
- La è una scuola di Pitagorici?
- Asino
- Potravvisi entrare?