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28 | cabala del cavallo pegaseo |
- mani alle tende, e benedisse quel popolo di Dio santo e benedetto, per far evidente, che quelli asini saturnini ed altre bestie, che hanno influsso dalle dette Sefiroth, dall’asino archetipo, per mezzo dell’asino naturale e profetico doveano esser partecipi di tanta benedizione.
- Cor.
- Multa igitur asinorum genera, aureo archetipo, indumentale, celeste, intelligenziale, angelico, animale, profetico, umano, bestiale, gentile, etico, civile ed economico; vel essenziale, subsistenziale, metafisico, fisico, ipostatico, nozionale, matematico, logico e morale; vel superno, medio ed inferno; vel intelligibile, sensibile e fantastico; vel ideale, naturale e nozionale; vel ante multa, in multis, et post multa. Or seguite! perchè paulatim, gradatim, atque pedetentim, più chiaro, alto e profondo venite a riuscirmi.
- Saul.
- Per venir dunque a noi, non vi deve parer strano, che l’asinità sia messa in sedia celeste nella distribuzione delle catedre, che sono nella parte superna di questo mondo ed universo corporeo; atteso che esso deve esser corrispondente, e riconoscere in sè stesso certa analogia al mondo superiore.
- Cor.
- Ita contiguus hic illi mundus, ut omnis eius virtus inde gubernetur, come oltre promulgò il principe de’ Peripatetici nel principio del primo della metorologica contemplazione.
- Seb.
- Oh che ampolle, oh che parole sesquipedali son le vostre, o dottissimo ed altitonante messer Coribante!
- Cor.
- Ut libet.
- Seb.
- Ma permettiate, che si proceda al proposito, e non ne interrompete!
- Cor.
- Proh!
- Saul.
- Alla verità nulla cosa è più prossima e cognata, che la scienza, la quale si deve distinguere, com’è distinta in sè, in due maniere: cioè in superiore ed inferiore. La prima è sopra la creata verità, ed è