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sopra la seguente cabala | 7 |
contiene una descrizione, una pittura, e che ne li ritratti suol bastar il più de le volte d’aver rappresentata la testa sola senza il resto. Lascio, che talvolta si mostra eccellente artificio in far una sola mano, un piede, una gamba, un occhio, una svelta orecchia, un mezzo volto che si spicca da dietro un arbore, o dal cantoncello d’una fenestra, o sta come scolpito al ventre d’una tazza, la qual abbia per base un piè d’oca, o d’aquila, o di qualche altro animale, non però si danna, né però si spregia, ma più viene accettata ed approvata la manifattura. Cosi mi persuado, anzi son certo, che voi accetterete questo dono come cosa così perfetta, come con perfettissimo cuore vi vien offerta. Vale.
I n l o d e d e l’ A s i n o
Oh sant’asinità, sant’ignoranza,
Santa stoltizia, e pia divozione,
Qual sola puoi far l’anime si buone,
Ch’uman ingegno e studio non l’avanza!
5Non gionge faticosa vigilanza
D’arte, qualunque sia, o invenzione,
Né di sofossi contemplazione
Al ciel, dove t’edifichi la stanza.
Che vi val, curiosi, il studiare,
10Voler saper quel che fa la natura,
Se gli astri son pur terra, fuoco e mare?
La santa asinità di ciò non cura,
Ma con man gionte e ’n ginocchion vuol stare
Aspettando da Dio la sua ventura.
15Nessuna cosa dura,
Eccetto il frutto dell’eterna requie,
La qual ne done Dio dopo l’esequie!