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sopra la seguente cabala | 3 |
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tutto, quanto per certa pellegrina eccellenza par ch’abbia il tutto e meglio che il tutto. Certo nessun potrà più espressamente, che voi, comprendere il tutto, perché siete fuor del tutto; possete entrar per tutto, perché non è cosa che vi tegna rinchiuso; potete aver il tutto, perché non è cosa, che abbiate. Non so se mi dichiararò meglio con descrivere il vostro ineffabile intelletto. Io non so, se siete teologo, o filosofo, o cabalista; ma so ben, che siete tutti, se non per essenza, per participazione; se non in atto, in potenza; se non da appresso, da lontano. In ogni modo credo, che siate così sufficiente ne l’uno come ne l’altro. E però eccovi cabala, teologia e filosofia! Dico una cabala di teologica filosofia, una filosofia di teologica cabalistica, una teologia di cabala filosofica, di sorte ancora, che non so se queste tre cose avete o come tutto o come parte, o come niente. Ma questo so ben certo, che avete tutto del niente in parte, parte del tutto nel niente, niente de la parte in tutto.
Or per venire a noi, mi dimandarete: che cosa è questa, che m’inviate? quale è il suggetto di questo libro? di che presente m’avete fatto degno? Ed io vi rispondo, che vi porgo il dono d’un asino, vi presento l’asino, il quale vi farà onore, vi aumenterà dignità, vi metterà nel libro de l’eternità. Non vi costa niente per ottenerlo da me ed averlo per vostro; non vi costerà altro per mantenerlo, perché non mangia, non beve, non imbratta la casa, e sarà eternamente vostro, e dureravvi più che la vostra mitria, croccia, piovale, mula e vita; come senza molto discorrere possete voi medesimo ed altri comprendere. Qua non dubito, reverendissimo monsignor mio, che il dono de l’asino non sarà ingrato a la vostra prudenza e pietà: e questo non dico per cagione, che deriva da la consuetudine di presentar a gran maestri non solamente una gemma, un diamante, un rubino, una perla, un cavallo perfetto,