fedele memoria. Egli narra che in origine fu asino; che innanzi tratto fece il somiere, sotto un giardiniere di Tebe, poi sotto un carbonaio; che per innanzi, in virtù del movimento ascensivo degli esseri, diventò cavallo simile a Pegaso, ne' servigi d'Apollo, e di quelli che regnano in Parnaso; che poi riscendendo nelle regioni inferiori, fu fatto uomo, e che, al tempo di Filippo di Macedonia, con l'aiuto di Nicomaco, passò nel corpo d'Aristotele. Sotto il nome di Aristotele, egli fu assai bene ammaestrato nelle umanità; ma egli s'affidò di sapere la filosofia naturale come altresì la rettorica, la logica e la politica; egli si mise in animo di levarsi a riformatore di questa scienza, impresa tanto più facile in quanto Socrate era morto, Platone proscritto, gli altri pensatori dispersi, e ch'era rimasto solo come un monoculo fra i ciechi. Egli si pose a riferire, a dritto e a torto, le opinioni degli antichi; prestò loro pensieri o parole degne di fanciullini e di vecchie;