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14 AVVERTENZE E INFORMAZIONI

l’Abúna Iosèf, ai cui piedi sono le chiese monolitiche di Lalibelà, e ai monti di Dessiè; dall’altro, i monti del Tacossà e del Quarà scendono alla piana del Sudàn; di fronte, i monti del Goggiàm, che il Nilo Azzurro, scorrendo in un cañón tra i più spettacolosi del mondo, avvolge in un grande arco.

Chi percorre la grande strada della Vittoria, scavalcando eccelse quinte montane, traversa i luoghi sacri alla memoria degli Italiani: Macallè, Amba Aradàm, Amba Alági, Mài Cèu, sboccando sul L. Asciánghi; indi per piane fertilissime e ridenti valli raggiunge lo specchio azzurro del L. Háic e Dessiè. Si discende quasi a sentire la vampa della Dancália per risalire con amplissima vista all’altipiano e toccare la capitale, fervida di nuova vita nella sua imperiale cornice di monti. A O e a S si stende il paese dei Galla e dei Sidama, ricco d’acqua e di una vegetazione quasi miracolosa; all’estremo O, l’Uóllega con le sue alluvioni aurifere; a S, la collana dei laghi galla nella fossa che scende al L. Rodolfo e al Chénia.

Chi segue la ferrovia per Gibúti costeggia il piede dei boscosi monti degli Arússi, che si spingono a S sulla fossa del laghi e verso E fino ad Haràr, formando l’orlo dell’altipiano somalo. Dal semicerchio di questo altipiano, tra grandi foreste e praterie, nascono i grandi fiumi che scendono nella piana della Somália, vasta e solenne come l’Oceano, sul quale sorge la bianca Mogadíscio. Chi da Haràr per Gíggiga e Gorrahèi o da Áddis Abéba per Uóndo e Neghélli scende alla Somália, percorre a ritroso le grandi direttrici della gloriosa avanzata italiana dal fronte somalo.

Un fascino particolare del turismo in A. O. I. è la sensazione dello spazio, con l’ampiezza degli orizzonti, la solitudine, la limpidità dell’aria sugli altipiani che permette una eccezionale visibilità; a ciò si aggiunga lo spettacolo sempre nuovo delle albe e dei tramonti, talora meravigliosi per giuochi di luci e di colori, dei cieli carichi a suo tempo di nubi spettacolose e delle notti africane incantevoli per lo splendore vivissimo delle stelle. Anche le piogge, così irruenti, repentine e torrenziali, con l’improvviso gonfiarsi dei fiumi e l’allagamento delle campagne, costituiscono uno spettacolo nuovo e impressionante.

La flora, tanto diversa da quella abituale, è un elemento di vivissimo interesse, con i giganteschi baobab, i sicomori dalle chiome enormi, le infinite specie di mimose e acacie spinose e resinose, le singolari euforbie candelabre, i podocarpi altissimi, le palme dum e le phoenix, i cosso, le boswellie, le lobelie, le dracene, le muse, i paletuvieri, e mille e mille fiori e liane ed epifite, che compongono in molte regioni un mondo vegetale di impressionante vigore e bellezza. Anche i generi familiari a occhi italiani assumono proporzioni eccezionali: così, i ginepri grandi come pini, i tamarindi, i tamerischi, le agavi e le aloe, le orchidee, le felci, i cactus, i cardi, gli oleandri, il ricino, il tabacco, il granturco, varie graminacee ecc. Chi è sensibile alla bellezza dei fiori troverà un incanto nella varietà di colori e di forme dei fiori che tutto l’anno fioriscono sull’altipiano, formando talora tappeti di colore; nè è raro, pur nella stagione più arida, scoprire alberi interam. vestiti di fiori dalle sfumature delicatissime; le foreste dell’Ámara, del Gálla e Sidáma e dello Haràr riservano del resto assai probabilm. gradevoli sorprese agli stessi botanici. Il fenomeno più commovente che offre la natura in queste terre è l’improvviso rinascere della vegetazione dopo la pioggia, tanto più nelle zone meno ricche di precipitazioni; anche la boscaglia dei bassipiani e della Somália è allora tutta una sinfonia di colori e di profumi.

La fauna, a prescindere dal cacciatori che trovano in A. O. I. un variatissimo e inesauribile campo d’attività, costituisce un’attrattiva anche per il turista in generale, come elemento che anima il paesaggio. Quasi dovunque, nei bassipiani e nelle zone di media altitudine, poco o nulla abitate dall’uomo, il viaggiatore viene a contatto d’un mondo animale, le cui aree di vita si vanno sempre più restringendo sul globo: branchi di gazzelle e antilopi di varie specie, frotte di scimmie grandi e piccole, stormi di galline faraone, voli di avvoltoi, e, sui laghi, innumerevoli stormi di