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16 la croce rossa nel terremoto calabro-siculo del 1908


Istituì due lazzaretti pel ricovero dei vajolosi uno a Cinquefrondi e l’altro a Iatrinoli.

Tutti i suddetti Ospedali, e in special modo quelli di Roma, Napoli e Palermo, per il loro carattere territoriale, ricoverarono molti feriti gravissimi, che vennero strappati alla morte grazie alle grandi, amorose cure dei nostri sanitari ed alla assistenza più affettuosa del personale di infermeria e, specialmente, di quella delle nostre infermiere volontarie.

Il Sotto Comitato e le nostre Dame di Livorno, dove furono sbarcati i feriti ricoverati sulla nave trasporto Taormina ebbero a prestare, per molti mesi ed in tutte le forme, opera veramente eccezionale e grandemente benefica a favore dei feriti stessi, sia ricoverandoli ed assistendoli negli Ospedali della Città e negli Ospizi, sia sussidiandoli, vestendoli e curandone il rimpatrio.

A Viareggio, col materiale di un Ospedale di guerra del Sotto Comitato Regionale di Firenze, ed a cura di esso venne impiantato un ricovero pei profughi.

Nell’Ospedale di Napoli avemmo il prezioso aiuto delle infermiere volontarie della Croce Rossa Francese.

Nell’Ospedale di Siracusa quello efficacissimo della Croce Rossa Tedesca e delle sue infermiere.

A Catania si distinse assai la Società di salvataggio Viennese.

La nostra Associazione mobilitò inoltre undici ambulanze, undici Posti di soccorso ferroviari, due Treni-ospedali, due Navi trasporto feriti, soccorrendo così oltre diecimila infermi, come verrà esattamente dimostrato nella relazione che vedrà la luce fra breve.

Fu provveduto anche alla vaccinazione di seimilacinquecento persone.

Oltre al grande magazzino di rifornimento istituito a Napoli, altri magazzini vennero impiantati a Palmi, Reggio Calabria e Messina.

La Croce Rossa spedì sui luoghi del disastro 220 grandi tende da ospedale, 300 grandi tende pel ricovero dei senza tetto; 1430 copertoni impermeabili da sovrapporre alle baracche; n. 250 baracche complete con’armatura di legno e coper-