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10 la croce rossa nel terremoto calabro-siculo del 1908


Dopo la spedizione dei primissimi soccorsi, avvenuta, come sì è detto, il 28 e 29 dicembre, non è passato giorno senza che nuovi larghi invii di personale e di materiale della Croce Rossa sì susseguissero, da ogni parte d’Italia, per le località devastate.

La Croce Rossa poi, appena la vastità della catastrofe fu manifesta, riconobbe necessario di mandare nelle località colpite, larghi mezzi di ricovero, di soccorso sanitario e di conforto. Essa affidò in pari tempo la superiore direzione dei servizi al marchese Pierino Negrotto Cambiaso, ora Deputato al Parlamento, nominandolo Delegato Generale con pieni poteri e collo speciale incarico di provvedere alla zona Sicula.

Per la zona Calabra l’incarico venne dato al comm. Filippo Genovesi, membro del Comitato Centrale ed Ispettore Amministrativo dell’Associazione. Però, in seguito alla interruzione delle comunicazioni tra Palmi e Reggio Calabria, fu giocoforza affidare la zona di Reggio Calabria al marchese Negrotto, ed al Comm. Genovesi rimase la zona di Palmi.

Subito dopo, essendosi formato a Napoli il posto di concentramento di tutto il nostro materiale e personale destinato alla Sicilia ed alla Calabria, la presidenza dell’Associazione affidò tale importantissimo servizio al conte Della Somaglia, Vice Presidente del Comitato Centrale.

I tre egregi uomini disimpegnarono, a tutte loro spese, il gravoso, difficile incarico.

La mancanza di comunicazioni ferroviarie e terrestri, le difficoltà di ogni genere che a ciascun passo si incontravano, posero a ben dura prova tutto il personale della Croce Rossa, che però, adempiè, con slancio grandissimo, alla pietosa missione assuntasi, non badando ai più duri disagi, ai continui pericoli in mezzo ai quali operava.

La Croce Rossa Italiana, per soccorrere i feriti e malati vittime del terremoto, impiantò 16 Ospedali e cioè:

1 a Palmi — 1 a Bagnara — 1 a Sant’Eufemia — 1 a Reggio Calabria — 1 a San Roberto — 1 a Catona — 1a Villa S. Giovanni — l a Siracusa — 1 a Catania — 2 a Messina — 1 a Palermo — 3 a Napoli — 1 a Roma.