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VIII.


Pie elargizioni fatte ai Bustesi dai Communi circonvicini.


„ In questo procinto di tempo della peste, che cominciò l'anno 1630, il mese di genaro, molte terre circonvicine mosse da gran pietà e zelo di carità hanno dato molto soccorso ed ajuto a questo nostro borgo con le loro oblazioni per beneficio delli poveri ammorbati, come sarebbe di pane, ova, vitelli, lemme, riso, butiro, paglia, denari, ed altro, come si potrà vedere qui da basso descritta l'oblazione di tutte le terre ad una per una, a cosa per cosa, di tempo in tempo, e particolarmente da chi sono state accompagnate l'elemosine1.

„ Cosa in verità degna di eterna memoria! E questo nostro borgo dovrebbe farne memoria particolare, se non in tavola di marmo, almeno nei libri di questa Communità per gratitudine verso di questi terrieri, quali sono stati così animosi, generosi ed amorevoli verso di noi, che cascando essi (che Dio guardi) in sì fatte disgrazie e contagi, trovandosi oppressi, saressimo in obligo in generale, ed in particolare dare ogni sorte d'ajuto e di soccorso alli terrieri che ci hanno somministrato nei

  1. Oblazioni senza dubbio assai tenui, se le raffrontiamo a quello che in pari circostanza si otterrebbero di leggieri oggidì; ma quando si consideri che le più di esse erano l'obolo del povero e messe fuori in anni pe'l nostro paese di singolare penuria, acquistano agli occhi nostri un valore degno di ricordo.