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ste a mezzodì, e quelle d'aria più umida per la vicinanza delle aque. Per chi amasse conoscerle, io riporterò le parole del Trivisio voltate in italiano dal dottor Ercole Ferrario1 “Maggiormente soffrirono i paesi esposti a mezzodì come Cassano, Besnate, Casorate, i bassi e circondati da valli, come quelli che sono lungo l'Arno e l' Olona, Arsago, Crugnola; quelli bagnati da laghi, siccome Angera, Arona e li altri fondali in riva al Verbano, quelli che abondano di piscine (stagnis) come Lonate, Pozzuolo, Busto Arsizio, Samarate, quelli in cui le abitazioni sono quasi sotterranee, come è in Busto Arsizio, le cui contrade sono assai più alte del pavimento delle case; e quelli, in cui v'è il costume di passare la notte dormendo nelle stanze terrene, siccome in Fagnano ed in quasi tutte le terricciuole circostanti a Gallarate„ (Cap 2, pag. 10 del citato trattatello). Ora parecchie di tali insalubri condizioni sono tolte.
Nel settembre del 1601 una violenta scossa di terremoto fé' traballare tutte le case, ed a questa susseguì una brina sì forte che, abbruciando i grani minuti, vi cagionò grave carestia.
Nella guerra tra Filippo III di Spagna e Paolo V contro i Veneti nel 1607 parte delle truppe pose quartiere d'inverno in Busto. Insorta nel maggio di quest’anno una gran contesa tra i soldati per causa della mancanza degli stipendi, si difuse nei capi della milizia e dei borghigiani un panico timore. La sedizione invero fu repressa, ma i soldati furono costretti ad uscir tutti dal borgo, rimanendone molti occisi e feriti.
Avendo la Francia nell'entrare del secolo XVII tolto
- ↑ Intorno alla vita ed alle opere mediche di Andrea Trevisio. Discorso. Milano, Chiusi, 1856.