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polare, era tenuto special protettore contro la peste; così i Bustesi ad onore di lui eressero quest’umile chiesuola. Essa fu ristaurata di recente. Finalmente trovansi in Busto anche due oratorj privati, l’uno spettante agli Ajroldi, e l’altro ai Turati.
Chiesa di S. Maria delle Grazie. — Nel 1710 il 26 di luglio fu posta la prima pietra della chiesa della Beata Vergine delle Grazie, fatta erigere da Benedetto Landriani canonico della collegiata, il quale dispose che vicino si dovesse costruire un collegio per due oblati missionari della Congregazione di Rho, coll’obligo ai medesimi di abitarvi continuamente. Era situata fuori del borgo e serviva per li abitanti delle cascine tra levante e settentrione. Nel 1802 l’artiglieria leggera italiana fu alloggiata co’l suo treno nel Commune di Busto per molti mesi. In mancanza di altri locali la chiesuola fu designata a servire di magazino per la polvere; e la casa del custode di essa ridutta a quartiere della guardia del magazino stesso.
Oratorio di S.Giuseppe. — È annesso all’Ospitale.
Chiesa di S. Gregorio. — Durante la peste del 1630, non bastando più l’ordinario cimitero a contenere i morti, si pensò ad acquistare un fondo, che era di proprietà della Scuola dei Poveri, posto fuori della porta Basilica. Il prevosto insieme co’l clero della collegiata e co’l popolo si recò il giorno 12 d’aprile su’l luogo, e lo benedisse. Ivi si inalzò una cappella ed un altare d’occasione, affinchè li ammalali che giacevano nelle vicine capanne potessero ascoltare la messa nei dì festivi. Questo luogo destinato alla sepoltura dei morti fu chiamato S. Gregorio in Campo Santo, ove coi denari lasciati dai defunti venne fabricata la chiesa.