Pagina:Busto Arsizio notizie storico statistiche.djvu/220

202

Nell'anno 1765 la torre fu riparata; ventisette anni dopo, dietro ripetute istanze dei Bustesi, si giunse ad ottenere il permesso di trasportare le già esistenti campane della torre della chiesa di S. Michele, e di rimetterne un nuovo concerto a quella della Collegiata. A tal uopo fu assegnata la somma di 25 mila lire. Non paghi di ciò i borghigiani tutti, fecero, secondo i loro mezzi, una spontanea offerta che fruttò L. 3468; e tra oblatori li più generosi contansi:

Assalini Giuseppe che diede Lire 180
Azimonti Carlo, canonico " 180
Bianchi Gian Donato, teologo " 90
Candiani Giuseppe, canonico, ogni anno, vita sua
    naturale durante
" 400
Cabiati Giacomo " 60
Gallazi Girolamo e fratelli " 45
Lualdi Pietro " 100
Marchesi Giuseppe, curato " 45
Pariani Francesco " 180

Ecco la cronotassi de'Rettori e de'Paroci:

Prima porzione Curata
in S. Giovanni.
1 Augusto, Rettore 1212
2 Domenico    " 1219
3 Corrado Restagni 1290
4 Pietro Crespi, primo curato 1343
5 Uberto Crespi 1378
6 Antonio Candiani 1396
7 Pietro Birigozzi 1441
8 Francesco De Adisio 1450
9 Ambrogio Crespi 1460
10 Pietro Rajnoldi 1461
11 Antonio Crespi 1467
12 Fortunato Pozzi 1484
13 Bossi Michele 1496
14 Francesco Bossi 1510
15 Ambrogio Bossi 1517
16 Lorenzo Ferrari 1549
17 Pietro Giovanni Cantoni 1532
13 Gio. Pietro Gussoni 1587
19 Gio. Antonio Ferrario 1588
20 Gabriele Ravoli 1597
21 Domenico Carnago 1601
22 Bernardino Landriani 1623
23 Girolamo Bonsalio 1662
24 Alessandro Ravoli 1663
25 Carlo Maria Lampugnani 1668
26 Gio. Pietro Canevesi 1728
27 Ranzani Sebastiano 1743
28 Giuseppe Canevesi 1756
29 Antonio Cortellari 1774
50 Gio. Domenico Pensotti 1825
31 Celso Cattaneo 1843
32 Luciano Todeschini1 1863
  1. Luciano Todeschini naque in Magenta nel 1829 e di 14 anni rimase orfano del padre. Compiuta la sua educazione religiosa, saliva nel 1851 sacerdote all'altare coll'aureola della scienza e della santità. Da prima contribuì all'istruzione del giovine clero nel seminario di S. Pietro, poi passò vicario a Seregno, indi a Castiglione, dove non curando pericoli e stenti assistette con esemplare carità i colerosi, avvalorando con le azioni i proprj insegnamenti. Obediente ai desideri del suo superiore si tramutò in appresso a Torrevilla come supplente in cura d'anime e finalmente inviato a Busto come canonico curato. Qui si acquistò l'universale simpatia e rispetto; e venuti i giorni delle battaglie nazionali contro lo straniero, divise co'l popolo le trepidazioni e le gioje. Persuaso che l'educare il popolo sia far grande l'Italia, consacrò con raro amore e intelligenza la sua vita al nostro Asilo infantile, e al riordinamento delle scuole communali, massime feminili, raccogliendo a sè dintorno le maestre cui impartiva assennate lezioni di belle lettere. Nell'esercizio di queste virtù cittadine, alle quali felicemente in lui si accoppiavano le domestiche, ei fu rapito dalla morte il 21 di marzo del 1863. Una privata sottoscrizione raccolse l'occorrente per fargli erigere un busto in marmo di Carrara dal valente scultore Giosuè Argenti.