Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
201 |
eretti da private famiglie che ne ebbero il patronato1. Il Capitolo che nel 1796 aveva l’entrata annua di lire 1761 dovette sostenere anch’egli due contribuzioni militari, la prima di lire 4495 e La seconda di 2250.
Di fianco alla chiesa di S. Giovanni stava il cimitero di una pertica e mezzo in estensione, al quale si accedeva per tre porte e durò fino a che si costruì quello di S. Gregorio (1630).
Il Commune nel 1716 aveva determinato di cambiare la casa, vulgarmente detta del Pazzo, con la caserma denominata di Roberto, propria del Commune Arconati, per ceder poi questa alla fabriceria della collegiata di S. Giovanni Battista che l’avrebbe demolita ad ampliamento della piazza. Il fisco, a cui fu presentata l’istanza per l’approvazione, acconsentì alla proposta purchè, innanzi passare all’effettuazione del cambio, la fabriceria prestasse sicurtà per il pagamento de’ carichi che gravitavano su quella casa. Di faccia a S. Giovanni sorgeva ancora nel 1719 una casa degli eredi di Girolamo Clerici che venne demolita per ampliare la piazza.
Amo compiere la serie delle notizie intorno alla chiesa di S. Giovanni con far parola della torre delle campane. È dessa una delle più belle di que’ dintorni, di altezza non commune, di stile lombardo e della più robusta costruzione, e fu eretta nel 1418 Pochissime erano in allora le chiese, anche ne’ grossi villaggi, che avessero un campanile mediocre a due campane. La maggior parte delle chiese ne aveva una sola su due pilastri, ed allogata meglio sopra il fianco della facciata.
- ↑ Alle canoniche delle pievi erano unite le scuole pel clero minore, nelle quali s’insegnavano la grammatica ed il canto ecclesiastico. Che anche Busto avesse una scuola di tal natura per ammaestrare i soli chierici, lo dicono li atti delle visite arcivescovili del 1597.