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tista e l’altra della Beala Vergine. Quest’ultima venne fondata il 5 di febrajo di quell’anno con testamento del prete Giovanni Restagni. Già fin dal 1212 questa chiesa era amministrata da un rettore il quale esercitava la cura d’anime in tutto il borgo. La basilica divisa in tre navi (forma ch’era già in uso fin dai tempi di Procopio) misurava in lunghezza circa 72 cubiti e larghezza 43; ma abbisognando in appresso di lavori e ristauri fu consacrata il 25 di novembre del 1549 con la concessione di tre giorni d’indulgenza a chi la visitasse nella Pentecoste che era appunto il giorno in cui celebravasi l’anniversario solenne della consacrazione. Anche il pontefice Gregorio XIII con Breve del 18 di giugno del 1576, concedette indulgenza plenaria per anni venti a chi pure la visitasse “a primis vesperis usque ad occasum solis, die festivitatis S. Iohannis Baptistae.„

Tuttavia il tempio maestoso, come vedesi oggidì, venne cominciato nel 1609 su la vecchia chiesa, e ridutto a compimento nel 1644 su’l disegno del Richini; è lungo 110 cubiti e largo cinquanta. La facciata adorna di colonne trasportate da Castel Seprio presenta due ordini, lo jonio nella parte inferiore e il composito nella superiore, e fa di sè bella mostra per la piazza regolare che vi sta innanzi. Li scomparti interni sono bene distribuiti e li incrociamene degli archi delle navate presentano combinazioni singolari.

Sopra questo tempio cadde un fulmine nel secolo XVII, del che a ricordanza fu collocato e ancor si vede nella chiesa stessa un ampio quadro.

Il canonico e pittore Biagio Bellotti, morto nel 1789, dipinse in S. Giovanni sa la parete del coro1 il bat-

  1. Il coro è per altro una parte dell’antica chiesa.