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Ma questa industria del cotone, che andava sempre più di giorno in giorno prosperando, ricevette per la recente guerra tra gli Stati del Sud e del Nord dell’Unione Americana una grave scossa che gettò nella miseria molte famiglie di Busto e de’ dintorni. Sgraziatamente la crisi commerciale cominciata già da alcuni anni pesò anche su varj oggetti di domestico uso e s’aggiunse ai publici aggravi, e ai falliti raccolti del vino e de’ bozzoli. Ciò deve spingere proprietarj e contadini ad estendere i generi di cultivazione e a tentar ogni via, perchè Governo e commercianti concorrano a ravvivarvi l’industria bambagina. Certo l’onorevole Ercole Lualdi precede in ciò coll’esempio. In un suo giardino di circa sette pertiche annesso all’Istituto Garibaldi seminò nel 1863 il cotone che, sebene poco adatto al nostro clima, tuttavia per il caldo straordinario di quest’estate diede risultati abbastanza sodisfacenti, portando ciascuna pianticella per adequato più di quaranta bacche1.

La classe più civile è amica del lusso onesto, al quale l’agiatezza generale invita, obediente alle leggi, avversa alle liti, ed amante degli usi cittadineschi. I cibi preferiti sono le carni di manzo, di vitello, di majale, e di vacca, della quale ultima si valgono per preparare uno speciale manicaretto che dicono i bruscitt2. È del pari rinomato il pan giallo di Busto, composto di

  1. La cultivazione del cotone si è in Italia nello scorso 1863 notabilmente accresciuta e l’esperienza mostrò che le Provincie più adatte a tale cultura sono le Siciliane, le Pugliesi, quelle di Salerno e di Catanzaro; ma si ottennero pure buoni successi in Ascoli nel Piceno, nella Sardegna e nell’Isola d’Elba, adoperandosi, oltre le qualità indigene, varie specie di seme Americano, d’Egitto e delle Indie.
  2. Bruscitt “I Bustesi chiamano così un certo loro intingolo di carne vaccina minuzzata e condita con butiro, aglio, spezie, finocchio e vino„. Così il Cherubini nel Dizionario Milanese-Italiano a. v.