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rimoti seguiva il macello delle bestie, perchè era proibito il farlo altrove; ma per la facilità concessa in appresso di macellare in qualsiasi parte del paese tornò inutile al Commune. Questo locale aperto era pericoloso per chi passava di notte, laonde il Municipio propose di demolirlo e rifabricarlo in forma elegante, e più comoda, a fine di nobilitare con un bel prospetto la piazza. Ma il Commune già sbilanciato nell'economia non ebbe il coraggio di sottostare alla spesa, ed invece lo cedette nel 1810 a Paolo Tosi pattuendo che questi erigesse un nuovo edifizio con botteghe e portico, pe'l quale potessero liberamente passare e tratenersi le persone. Il che fu approvato con decreto del Ministro dell'Interno, massime che lo scopo era di rendere la piazza quadrata.
Nel 1839 fu sistemata la Strada detta Riale, e nel 1843 riattata la strada di circonvallazione ed acconciatene le mura in alcuni punti.
Era pur pericoloso ne'tempi passati il passare per il luogo detto la Selva lunga situata fra Busto e Gallarate, ove avvenivano sovente rapine ed assassinj. Contigua alla strada publica, quella selva era così temuta che nel 1620 al 5 di novembre fu tentato un processo sottoscritto da Dionisio Ibarra vicario del Seprio contro i possessori di essa, perchè contra li ordini del Senato e del Consiglio secreto, non l'avevano sradicata. La mano dell'uomo ha poi diboscato in gran parte que'luoghi ora lieti ed aperti.