Pagina:Busto Arsizio notizie storico statistiche.djvu/153


137

ne'suoi legati stabilì quattro doti di lire 60 cadauna da assegnarsi alle figlie più povere del borgo in occasione del loro matrimonio.

Lombardini. — È cenno di questa famiglia nel borgo da circa trecento anni, e dal già noto ruolo mercimoniale si desume che uno di essa era nello stesso tempo offellajo e calzolajo; che un altro era pizzicagnolo, e due altri attendevano all'industria della bambagia. Nel 1793 morì un Ignazio che era stato canonico della collegiata di San Giovanni.

Lavazza. — Giovanni Battista di Giuseppe era priore nel 1768 presso la chiesa della Beata Vergine in Prato e commerciante in bambagia. Un Carlo lasciò erede con testamento del 10 di luglio del 1823 la Congregazione di Carità di tutti i suoi beni del valore di lire 42,253 coll'onere di alcuni pochi legati e con l'espressa condizione che il prodotto de'detti beni dovesse servire all'erezione di un Ospitale, disponendo inoltre che fino a tanto non fosse compiuto il di lui erede dovesse consegnare rateatamente l'annuo prodotto al proposto di Busto affinchè lo distribuisse agl'infermi giacenti a letto, esclusi assolutamente i mendicanti e qualsivoglia altra persona non inferma, perchè (dice il testatore) tale è la mia volontà e non altrimenti.

Lualdi. — Famiglia che si divise in varj rami nel borgo e che fiorisce anche oggidì. Un Pietro Martire lasciò con suo testamento del 26 di febrajo del 1836 lire 12,000 al Prevosto paroco perchè le distribuisse ai poveri del borgo entro sei anni dalla sua morte nella misura di lire 2000 all'anno, senza alcun obligo di renderne conto. Nel caso poi che il detto paroco non avesse voluto, o potuto, ricevere quel legato, gli sostituiva il Luogo Pio. Molti si applicarono all'industria della bambagia e ad altre arti. I Bustesi poi saranno sempre riconoscenti al fondatore delle Scuole Serali. Fra i membri di questa famiglia, che beneficarono il nostro Asilo infantile, si distinsero per la importanza delle somme contribuite i signori Ercole (lire 425), Giuseppe (lire 800), e le signore Petronilla (lire 425), Teresa (lire 550) e Vittorina (lire 676).

Lupi. — Famiglia di provenienza romana. Le membrane del secolo XIII ne fanno sovente menzione. Un Lorenzo figlio di Ambrogio esercitava nel 1450 l’arie notarile in Busto. Molti percorsero la carriera ecclesiastica. Nel borgo vi e un vicolo Lupi.