Pagina:Busto Arsizio notizie storico statistiche.djvu/152

136

I poderi che la Scuola de'Poveri aveva alla cascina del Verghera, ora delta de'Poveri, erano tenuti a cultivo fin dal 1600 dagli antenati degli attuali otto massai Gallazzi in qualità più di pastori di pecore ed estirpatori di boschi che di contadini. Lo spauracchio de'lupi, che nelle foreste vicine alla cascina solevano di quando in quando comparire e de'quali rimase vittima qualche loro figlio, fece nascere in essi il desiderio di ritornare al borgo e usufruire di terre migliori. Ma la Scuola de'Poveri, a cui era nota la loro assiduilà al lavoro, li provide di molte commodità affinchè vi rimanessero costantemente.

Gambero. — V'ha cenno di essi nel secolo XVII, e la ditta Angelo Gambero figura anch'essa degnamente nel borgo per l'industria del cotone.

Germani. — Famiglia di cui si ha memoria in documenti del secolo XVI.

Giudici. — Il Crespi ne fa solo un cenno, affermando che abitavano in Busto su'l finire del secolo XVI. Alcuni commerciarono in bambagia.

Gorgonzola. — Gorla. — Questi originarono dai paesi così chiamati, e si scorgono in Busto già da circa quattro secoli.

Graziani. — Se ne ha menzione verso la fine del secolo XV e sussistono tuttora.

Guidi. — Alcuni fra essi lavorarono in bambagia; altri erano fruttivendoli. Nicola fu nel 1768 priore della fabrica di San Gregorio; un Girolamo curato di San Michele e durante la Republica Cisalpina il cittadino Giuseppe Maria ideò un piano di sistemazione democratica del borgo.

Introini.Sono provenienti da Golasecca e se ne trova cenno nel secolo XVII. Possedevano beni in Busto, tra cui una casa che nel 1770 apparteneva ad un Carlo. A'nostri giorni poi per l'estensione del commercio del cotone e pe'l numero de'manofatti merita menzione la ditta di Giuseppe Antonio Introini.

Landriani. — Famiglia agiata che non mancò d'atti benefici verso la terra natale. Benedetto, canonico curato della collegiata, fondò nel 1710 un canonicato nella medesima sotto il titolo di San Benedetto. Così pure con testamento del 9 di aprile dei 1723 lasciò una parte de'suoi beni alla Scuola dei Poveri e