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Candiani. — I documenti del secolo XIII mi porgono già notizia di questa famiglia che si ripartì in più rami. Un Paganino figlio di Jacopo fu notajo nel 1366 e in appresso. La pia Orsina, di cui parlasi nella nostra storia, vi appartiene. Parecchi furono sacerdoti e canonici, altri coprirono le primarie cariche communali e commerciarono in cotone.

Luigi tolto ai vivi nel 1845 fu negoziante oculato, intraprendente, più volte premiato per manifatture di cotone migliorate, intelligente di mecanica e agronomia; per offici con zelo sostenuti e per legati religiosi ben meritò della patria.

Cantoni. — Ricordati in iscritti del 1614; ma non consta in qual anno essi trasportassero altrove il loro domicilio.

Carnago. — Questa famiglia, di cui appare traccia nel secolo XVI, aveva possessi nel territorio di Busto. Giovanni Battista, figlio di Ambrogio, venne eletto durante la peste del 1630 canonico curato nella chiesa di San Michele, e suo fratello Francesco fu nel 1652 cancelliere della Communità.

Castani. — Sono provenienti dal paese di Cástano e piantarono la loro dimora in Busto nel secolo XV.

Castel Seprii. — Furono fra le più antiche famiglie che posero stanza in Busto; al presente non ne rimane più vestigio.

Castoldi.Già dal secolo XIII essi avevano domicilio nel borgo, come raccogliesi da un istrumento rogato in Busto l'anno 1268 in cui è cenno di Gerardo ed Ambrogio figli di Guidone Castoldi.

Benedetto ed Antonio Maria, chiamati vulgarmente i Bustini, appartenevano a tale famiglia. Intorno al secondo riporterò ciò che dice il nostro cronista Reguzzone:

“Venendo dalla città di Como, arsa dal grande incendio della peste, un nostro patrizio con tutta la sua brigata di persone otto, per nome il signor Antonio Maria Castoldi, uomo virtuoso invero e pittore eccellentissimo nel ritrarre, che dalla natura in poi non se gli poteva aggiungere nè sminuire per ritratti; ma nè anco in tutto disprezzare nel dipingere da capriccio; venendo, dico, a Busto per fare la quarantena, si ritirò in una capanna della vigna della Madonna di Prato, avendo già dato principio alla quarantena da otto giorni in dieci sanamente, ad un batter d'occhio